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giovedì 11 giugno 2009

God of War

Con la PS2, è nato praticamente un nuovo genere di videogiochi, quello dei picchiaduro a scorrimento 3D, in cui le dinamiche dei vecchi titoli quali FinalFight (bei tempi, quelli delle sale giochi...) vengono unite alle potenzialità del 3D. Primo grande gioco di questo genere è stato l'immortale primo capitolo di Devil May Cry. Da allora, ogni gioco che presentava queste caratteristiche, è stato definito semplicemene "clone di Devil May Cry", sia perchè ispirato non poco al gioco capcom, sia perchè, diciamoci la verità, la qualità media di questi cloni era molto lontana da quella del gioco in questione.
Ma, passano gli anni, e arriva sulla PS2, un gioco targato Sony, chiamato God of War, che diviene ben presto uno dei migliori action disponibili sul monolite nero.

Uno spartano di nome Kratos
Protagonista dell'enorme avventura narrata in God of War, è Kratos, soprannominato "il fantasma di Sparta" a causa del colore della sua pelle, di un bianco cadaverico. Lo spartano, dopo aver stretto un patto con Ares, il dio della guerra della mitologia greca, per ottenere una forza sovraumana, diviene praticamente inarrestabile sul campo di battaglia. Purtroppo però, durante un assedio, commette un fatale errore che lo segnerà per tutta la sua vita e, imputa Ares responsabile del gesto. Così ha inizio il viaggio di Kratos, alla ricerca di un modo per mettere la parola fine alla vita del Dio della Guerra. Detta così, potrebbe sembrare alquanto piatta, ma giocandoci, capirete la complessità della trama, che va a incrociarsi con diversi miti della Grecia classica, come quello delle Meduse, dei Titani, del vaso di Pandora e di tanti altri, tutti sapientemente amalgamati in perfetto stile, dando così origine ad un copione poco lontano dagli standard Hollywoodiani.

Sangue, morte, terrore e devastazione
Per avanzare durante il suo cammino, Kratos avrà a disposizione, inizialmente, "solo" due spade-fruste regalategli da Ares in passato che, oltre ad affettare i nemici, potranno essere usate per afferrare oggetti lontani o scalare montagne. Premento quadrato o triangolo, daremo inizio a combo spettacolari, mentre il tasto Cerchio sarà usato per effettuare prese o "fatality" a nemici o boss. Quanto comparirà sul nemico in questione, si darà inizio ad un minigiochi, in cui dovrete premere la sequenza di tasti che comparirà su schermo (un pò come in Residen Evil4) per uccidere nel modo più cruento possibile i nemici. Un esempio? Le tanto simpatiche Gorgoni in grado di tramutare in pietra i nemici saranno decapitate a mani nude, con tanto sangue da tutte le parti.
Andando avanti nel gioco, avrete a disposizione alcuni aiuti dagli Dei sottoforma di magie (alcune delle quali utilissime) o Armi (diciamo che le userete poco, molto poco, data la potenza delle spade originali). Tutto l'armamentario potrà essere migliorato con le sfere rosse che i nemici vi daranno una volta che saranno crepati. Armi più forti daranno combo più veloci, spettacolari e lunghe, quindi stà a voi scegliere cosa potenziare e cosa no, tutto dipende dal vostro stile di gioco.
I mostri, appartengono all'immaginario collettivo tramandatoci dai grandi come Omero, tra Gorgoni, Sirene, Satiri e quant'altro di spaventoso si credeva esistesse in Grecia.

Lara Croft sbarca in Grecia?
Se, da un lato, le sessioni di combattimento, con tante arene disseminate lungo il tragitto, faranno salire l'adrenalina a mille, ogni tanto, dovrete affrontare fasi di esplorazioni discretamente lunghe e prendere confidenza con particolari tipi di enigmi, che ricordano molto quelli di TombRaider, con leve da ruotare e statue da tirare, per azionare meccanismi a pressione o per salire su piattaforme troppo alte. Per risolvere alcune situazioni, dovrete fermarvi a pensare, ma tranquilli, nulla di troppo difficile e basteranno 3 minuti per capire come andare avanti.
C'è da segnalare un buon equilibrio tra fasi di Azione pura e riflessione, che non rompono il ritmo del gioco, ma lo rallentano, giusto per prendere una boccata d'aria tra una combo e l'altra.

Una prova di forza della PS2
Ciò che stupisce però del gioco, oltre alla frenesia dei combattimenti, che ricordano quelli di Devil May Cry, ma completamente riadattati allo stile del gioco, è quello di aver ricreato in un modo stupefacente lo stile architettonico, le atmosfere e l'aria che si poteva respirare in Grecia, sfornando una grafica che è tra le più suggestive mai viste su PS2. Effetti di luce spettacolari, mastodontiche costruzioni e panorami dal taglio cinematografico, rendono l'avventura di Kratos splendida da vedere, come se stessimo giocando un enorme kolossal cinematografico d'altri tempi.
Il sonoro, insieme ad un buon doppiaggio in italiano, è un altro pezzo forte, che, giocato con un impianto Dolby di tutto rispetto, può far emozionare più di un giocatore. Suoni di Arpe, liuti, ma anche di spade che si scontrano, di pareti che cedono o di esplosioni, il tutto stupendamente amalgamato con una colonna sonora da brivido, che fa entrare God of War nell'Olimpo (battuta squallida eh?) dei migliori giochi mai esistiti su PS2 e su consolle in generale.
Nonostante il gioco si finisce in una decina di ore a difficoltà normale, è possibile sbloccare costumi bonus, la difficoltà Dio (da provare) e la modalità sfida degli Dei in cui dovrete dimostrare il vostro valore in prove molto ardue.


CONSOLLE PlayStation 2
GENERE Azione
GRAFICA 9
SONORO 9
LONGEVITÀ una trentina o poco più per completarlo al 100%
LINGUA Italiano (doppiaggio italiano)
PRO Veloce, adrenalinico, epico, potente, tencnicamente sbalorditivo e tanto tanto violento
CONTRO Difficoltà abbastanza elevata; la troppa violenza potrebbe infastidire qualcuno; prima o poi, finisce
VOTO FINALE 9
Uno dei più grandi capolavori mai creati per PS2, sinceramente, l'ho amato alla follia e non mi sono tirato indietro nemmeno alla prova della difficoltà Dio, che mi ha fatto sudare non poco. Riesce, con il suo mix di azione ed esplorazione, a non farsi prendere per un ennesimo clone di Devil May Cry e la storia è una delle più coinvolgenti che esistano e credetemi, vi unirete moralmente a Kratos nel suo obiettivo di sconfiggere Ares. Assolutamente da avere.

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